sabato 10 maggio 2014

Civitavecchia, due facce della stessa medaglia


                    Tramonto al molo                                     L'ennesima "fumata nera" di uno dei traghetti inquinanti

               Centrale a Carbone "assassina" 
                                                                                                                                                                                                                                                                          Centro chimico dove si bruciano armi belliche chimiche

E' proprio questo che mi sconvolge. Civitavecchia cittadina dal clima eccezionale e dalle risorse storiche interminabili è ed è sempre stata devastata. Devastata da chi ha deciso tanti anni fa di farla diventare, magari con l'illusione occupazionale, un posto dove tutti potevano buttare un po del veleno che in altri luoghi non volevano. La politica di chi ha governato qui ha continuato ad essere sempre la stessa: si è preferito prendersi piccole elemosine accumulando inquinamento per le future generazioni. Non si è guardato al di la del proprio naso e ora ci si ritrova con una Centrale a Carbone, un porto tra i più affollati d'Europa, una base militare che dietro l'etichetta del segreto (di Pulcinella) nasconde ai cittadini che al suo interno potrebbe sorgere un brucia-mondezza-romana e nel frattempo viene utilizzata per smaltire o accatastare armi chimiche (il condizionale è d'obbligo per via della mancanza d'informazioni). Di certo c'è solo che qui l'occupazione, quella vera non s'è mai vista. A fronte di una popolazione che ora sfiora i 50.000 abitanti (e senza i veleni che mietono vittime chissà quanti potrebbero essere!?) poche centinaia di persone lavorano per la multinazionale elettrica e per il porto e poche decine al Centro Chimico. E' proprio per il porto che voglio spendere qualche parola in più. Un traffico passeggeri fatto sopratutto di navi dalle crociera. Navi accese ed inquinanti 24 ore su 24 e cosa ne viene alla città? Nulla o quasi. Le risorse storiche mai messe in evidenza rimangono inesplorate e il porto rimane il Porto di Roma. Qui i turisti arrivano sulle navi ed all'interno del porto ripartono per la capitale senza nemmeno transitare per la città. Però nel frattempo le loro navi "fumano" tutto il giorno e tutta la notte. Anche i traghetti ci mettono il loro e all'accensione emanano "fumate nere" degne del peggior carbone. Ora che siamo vicini alle elezioni penso che queste mie riflessioni amare possano essere utili, a me lo saranno di certo, per scegliere chi votare. Il vecchio e il vecchio mascherato da nuovo ha fallito. I cittadini devono scegliere i cittadini. La politica ha fallito. Ora tocca a noi vigilare sul nostro futuro e sulla salute dei nostri figli. Ricordiamocelo in cabina elettorale.


venerdì 9 maggio 2014

Introduzione

Ho creato questo blog perché mi andava di esternare.....di dire.....per rendere pubbliche alcune mie riflessioni personali. Non so se sarò utile o interessante o semplicemente inutile. Sicuramente scriverò fino a quando mi sembrerà di essere utile e interessante per me.....buona lettura, ma non senza commenti